NO MORE A/OUT PROJECT

L’Italia è uno dei Paesi più impegnati sul tema dell’autismo, sia nelle ricerca sia nelle iniziative di sensibilizzazione, e che, per questa attenzione specifica, è stato in grado di costruire “buone prassi”. Il progetto che vi raccontiamo è stato ideato dall’Associazione AIAS Onlus – sezione di Alessandria, capofila del progetto, insieme ad Anteo Impresa Sociale e ai partner Università degli Studi di Pavia, Associazione PSINE, Cooperativa Lia e Associazione Skate Farm; la Fondazione Social di Alessandria ha creduto nel valore dell’iniziativa e l’ha finanziata. È stato così realizzato un percorso formativo con laboratori esperienziali modulari, volto a diffondere informazioni e sensibilizzare rispetto a un tema ancora misconosciuto e complesso come quello dell’autismo.

Che cos’è “NO MORE A/OUT”

Il progetto si è sviluppato nell’ambito dell’innovazione sociale nel settore formativo. L’iniziativa, “Autismo e Disabilità: un percorso per tutti dalla teoria alla pratica”, gratuita per i partecipanti, si è articolata in due fasi: la prima costruita su lezioni teoriche frontali, la seconda consistente in laboratori esperienziali di Tessitura, Carta a mano, Ortoterapia, Psicomotricità Neurofunzionale.

L’obiettivo primario è stato quello di promuovere una cultura di inclusione attraverso la valorizzazione della diversità. Per raggiungere tale obiettivo, con riferimento specifico alle problematiche connesse all’autismo, sono stati indispensabili sinergia e interscambio continui tra tutti gli interlocutori, ciascuno nel proprio ruolo: formatori, operatori esperti, familiari, cittadini e, naturalmente, i soggetti autistici.

L’adesione è stata notevole, sia in termini quantitativi sia in termini di interesse e motivazione a “crescere” rispetto alle tematiche trattate. La quasi totalità dei partecipanti, vale a dire 180 iscritti, ha seguito l’intero corso nonostante si trattasse di numerose sessioni e di giornate lunghe e faticose. Non ci aspettavamo che il fabbisogno fosse di questa portata: molte realtà che si occupano di autismo e disabilità intellettiva a vario titolo ci hanno contattati per chiedere di collaborare alla realizzazione di nuovi progetti.

Per dare seguito all’iniziativa e rispondere alle esigenze emerse, abbiamo quindi elaborato una seconda edizione del progetto, con un ampio gruppo di soggetti partner, che è stata nuovamente finanziata dalla Fondazione Social di Alessandria.

I risultati del progetto

La misurazione degli esiti del progetto è stata possibile in particolare nel contesto di una Comunità-campione vale a dire la Struttura gestita da Anteo a San Giuliano Nuovo, in provincia di Alessandria.

Sono stati rilevati i seguenti risultati connessi all’applicazione di pratiche oggetto di formazione e alla partecipazione ai laboratori esperienziali:

  1. riduzione n. 15 di “comportamenti problema” degli ospiti affetti da autismo e disabilità intellettiva
  2. riduzione n. 10 terapie al bisogno
  3. riduzione n. 10 accessi al pronto soccorso
  4. nessun infortunio di Operatori in Comunità
  5. diminuzione del numero di giorni di malattia
  6. riduzione di richieste da parte della famiglia di aiuto nella gestione del ménage familiare
  7. aumento dei contatti FB sulla pagina di “NO MORE A/OUT” (da 1 a n. 502)
  8. aumento dei contatti per interesse a co-progettare sul tema
  9. aumento della rete dei partner, da 5 a 15 unità

Le persone che hanno tratto beneficio dalle attività progettuali appartengono a diverse categorie: i familiari degli utenti coinvolti hanno ottenuto un miglioramento della loro condizione psicofisica, anche in termini di autostima, in quanto una più solida presa di coscienza delle abilità espresse dei propri figli ha generato un aumento della soddisfazione genitoriale e personale; gli operatori professionali hanno ricevuto stimoli gratificanti relativamente al senso del loro lavoro, elemento chiave per la riduzione del rischio di burn-out; i volontari hanno alimentato la loro consapevolezza e il loro slancio partecipativo. Inoltre, è stato attivato un laboratorio extra di orto-terapia.

Che cosa è accaduto dopo

Fra gli esiti del progetto, un ruolo importante è rivestito dal coinvolgimento del mondo scolastico: considerando l’incremento delle diagnosi, sempre più precise, cresce il bisogno di formazione continua e strutturata per gli insegnanti chiamati a educare adeguatamente bambini e ragazzi con autismo.

In seguito all’invito da parte dei coordinatori dei docenti che hanno seguito l’iter formativo, infatti, è nata una collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Ferrari” di Varzi (PV) per un percorso di affiancamento ai docenti e alle famiglie rispetto all’inclusione scolastica degli alunni autistici.

È inoltre iniziata una collaborazione con la Scuola dell’Infanzia “Sacro Cuore” per il progetto orto-terapia con alcuni bambini affetti da autismo.

Alla fine del percorso, avendo ricevuto molte richieste da parte di insegnanti desiderosi di approfondire il tema, il gruppo di lavoro ha dato il via ad un corso di formazione sull’autismo e la disabilità intellettiva all’interno dell’Istituto Comprensivo “De Amicis – Manzoni” di Alessandria. Il corso, dedicato esclusivamente agli insegnanti, risponde alla necessità di strumenti specifici in un territorio caratterizzato da un numero cospicuo di studenti con funzione dello spettro autistico iscritti a scuole di tutti gli ordini e gradi.

La mission del percorso formativo è stata fornire strumenti teorici e pratici necessari per una migliore comprensione dello studente nella condizione dello spettro autistico. Il corso, quindi, ha offerto un supporto agli insegnanti che lavorano con studenti autistici o disabili intellettivi con l’intento di costruire una rete in cui tutti comunichino con lo stesso registro e mantengano lo stesso approccio, in un confronto e raccordo continuo, che coinvolga scuola, famiglia, servizi e territorio, e che operi anche a favore di un cambiamento culturale, per l’inclusione nella società attiva dei ragazzi con disabilità.

Siamo stati anche contattati da “La Strada”, una cooperativa di Novi Ligure (AL), per un progetto di formazione rivolto agli operatori che si occupano di fragilità e disabilità trasversalmente, in tutte le fasce di età, dall’infanzia all’età adulta, per un percorso rivolto all’apprendimento e alla interiorizzazione da parte degli operatori di strumenti che favoriscano chiavi di lettura e riflessioni critiche rispetto alle diverse situazioni che si possono incontrare quotidianamente.

Alcuni partecipanti che hanno frequentato il nostro corso “NO MORE A/OUT” in qualità di volontari per la disabilità ci hanno contattato per raccontarci che, grazie a questa esperienza, hanno deciso di intraprendere un percorso di formazione universitaria al fine di trasformare il loro impegno di volontariato in una professione; si sono, così, rivolti a noi per avere suggerimenti e consigli rispetto alla strada da percorrere per diventare professionisti della riabilitazione.

Il cammino da percorrere è lungo e impervio: siamo felici di aver contribuito alla comprensione di un “modo di funzionare” che riguarda molti bambini, ragazzi e adulti che hanno diritto a essere ascoltati nei loro bisogni, formati per lo sviluppo dei loro talenti e inclusi a pieno titolo nella società. Siamo pronti a proseguire attivamente su questa strada.