I benefici delle escursioni in montagna per il benessere psicofisico raccontati in un podcast.

Partner in sintonia, risultati entusiasmanti

Un famoso proverbio africano recita: “Se vuoi arrivare primo, corri da solo. Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme”. È proprio con questo spirito che il Dipartimento di Salute Mentale ASL AL, in collaborazione con la Sezione CAI di Alessandria, coinvolge i suoi Utenti nell’attività di Montagnaterapia.

Alla base di questa attività, la convinzione che la montagna e le attività ad essa correlate, specie se svolte in un contesto di gruppo, possono avere una grande valenza terapeutico-riabilitativa per le persone che si trovano in una situazione di fragilità.

Dal 2019 l’attività di Montagnaterapia ha consentito ad alcuni Utenti in carico al Gruppo Riabilitativo Psicosociale del Dipartimento di Salute Mentale ASL AL gestito da Anteo e provenienti da tutto il territorio della provincia di Alessandria, di cimentarsi in diverse uscite su vari sentieri tra Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Le escursioni svolte in questi anni sono state proposte dai volontari della sezione CAI di Alessandria ed organizzate in concertazione con gli operatori dei servizi, in modo da consentire agli Utenti partecipanti di sperimentarsi su cammini adeguati alle capacità di ciascuno.

Grazie al buon clima relazionale ed emotivo instaurato durante le escursioni, è stato possibile osservare negli Utenti che hanno aderito all’attività molti effetti positivi sulla loro salute psicofisica.

I progressi individuali rilevati non afferiscono solo al miglioramento delle abilità fisico-motorie ma anche di quelle relazionali e in particolar modo anche all’aumento della fiducia in se stessi: da questo punto di vista, il gruppo ha saputo offrire un supporto fondamentale per il superamento dei momenti di maggiore difficoltà.

Ricadute positive sono state riscontrate anche sulla qualità del lavoro quotidiano: gli operatori, condividendo il “cammino” con gli Utenti, hanno potuto sperimentare una relazione differente da quella vissuta all’interno del Servizio; in particolare, grazie alla minore divergenza fra i “ruoli”, con alcuni Utenti è stato possibile approfondire con maggiore facilità vissuti che in contesti più formali era risultato difficile trattare.

Raccontare per testimoniare, ispirare e motivare

Quest’anno siamo stati coinvolti in un progetto che prevede la divulgazione delle esperienze di Montagnaterapia; attraverso alcune interviste che si stanno raccogliendo fra i partecipanti, contribuiremo alla costruzione di un podcast destinato alla trasmissione radiofonica. L’iniziativa riguarda diverse sezioni del CAI e la nostra partecipazione sarà voce a operatori e utenti.

I giornalisti promotori dell’iniziativa, per poter raccogliere il materiale, hanno partecipato alla nostra prima uscita di quest’anno, che si è svolta sabato 11 febbraio a Varazze: partiti dal centro del paese, abbiamo percorso il sentiero che ci ha condotto al santuario di Nostra Signora della Guardia.

Come accade per tanti sentieri della Liguria, il tratto iniziale era piuttosto ripido; i gradini che lo scandivano ha messo a dura prova le nostre gambe, ancora intorpidite dal fermo invernale. Poi, la strada si è progressivamente allargata e la pendenza è diminuita: abbiamo potuto così tirare il fiato e goderci il panorama e la compagnia.

Dopo circa due ore di camminata, abbiamo raggiunto la meta dell’escursione, un piccolo santuario con un rifugio dal quale la vista sulla parte del golfo che si sviluppa da Genova fino a Capo Noli è davvero suggestiva. La convivialità di un pranzo all’aperto ci ha ritemprato e offerto occasione di svago e leggerezza. Sulla strada del ritorno, ci siamo imbattuti in una fattoria e abbiamo “fatto la conoscenza” degli animali che ospita e la merenda finale ha suggellato una giornata all’insegna della condivisione.

Queste sono le esperienze che la Montagnaterapia propone: accessibili, divertenti, favorevoli alla creazione di spazi e tempi per la riflessione e il dialogo con se stessi e con gli altri.