Comunità L’Asilo di Milano (MI)

Via Nicola Palmieri, 7, Milano, MI, Italia

La struttura

A distanza di oltre 40 anni l’insegnamento di Claude Olievenstein rimane, per noi, la stella polare sulla quale progettiamo i servizi e approcciamo alla figura del consumatore di sostanze: “non è la droga che fa il drogato ma è il drogato che fa la droga”: in questa frase si riassume il nostro approccio che soggettivizza il consumatore ponendolo al centro del nostro agire. Partire dalla persona, dalle sue risorse e dalle sue motivazioni, dalla sua storia e dai suoi obiettivi di realizzazione e di salute: così progettiamo, organizziamo e gestiamo percorsi terapeutici per coloro che vogliono uscire dalla loro condizione di dipendenza patologica, stimolandone la consapevolezza e la responsabilizzazione.

Nel corso degli ultimi anni, però, il fenomeno legato alle sostanze legali ed illegali è ulteriormente cambiato. Da qui il nostro interesse all’apertura di servizi clinici che riescano ad intercettare il c.d. consumatore integrato a cui la storica rete di servizi pubblici e privati non riesce a dare risposta.

La tradizione di Anteo si è intrecciata con quella di Saman, dando origine a una strategia di presa in cura che si articola in servizi a bassa soglia, centri clinici, assistenza per persone detenute e comunità terapeutiche specialistiche con moduli rivolti agli abusi di sostanze legali e alla doppia diagnosi. Rete dislocata sul territorio nazionale.

La comunità l’Asilo è una comunità residenziale terapeutico-riabilitativa. Si trova a Milano, in Via Palmieri 7. La struttura dispone di 15 posti letto (10 per utenti tossicodipendenti e 5 per utenti in comorbilità psichiatrica).

POSTI OCCUPATI: 11

LISTA D’ATTESA: 8

INFORMAZIONI E CONTATTI

Telefono: 02.89501032 / 338.9186692
Email: comunita.asilo@gruppoanteo.it
Responsabile: Dott.ssa Sarah Coco

Il servizio è rivolto a tutti coloro che vivono una situazione di disagio dovuta all’abuso di stupefacenti, all’abuso dell’alcool e con problemi psicologici associati, utenti in trattamento farmacologico sostitutivo a mantenimento e a scalare; soggetti sottoposti a misure alternative al carcere.

La retta è a carico dell’ALS inviante. E’ possibile accogliere Ospiti che accedono al Servizio Residenziale da soggetti privati, in tal caso la retta giornaliera è a carico della persona o famiglia di riferimento, purché provvisto del rilascio di certificazione e/o documentazione apposita che attesti lo stato di tossicodipendenza da un Servizio Pubblico e avvallo/ indicazione da parte dello stesso Servizio della necessità del progetto terapeutico da intraprendere.

La struttura è inserita in un circuito locale e nazionale di comunità terapeutiche, centri d’accoglienza capaci di attente analisi dei bisogni e delle domande accolte, e strutture semiresidenziali che assieme al fitto lavoro di rete e integrazione socio sanitaria con i Servizi Invianti (Ser.D, ma non solo) garantiscono una presa in carico integrata e continuativa dei soggetti inviati.

Le attività

Gli interventi per gli Ospiti sono personalizzati, volti a stimolare la crescita e la responsabilizzazione nella scelta del proprio progetto di vita, nonché continuamente monitorati in équipe con collegialità, ed in caso di differenti opinioni con valutazione ultima del Responsabile della struttura.

Nella Comunità l’Asilo si lavora per obiettivi, messi per iscritto e condivisi con l’Ospite (entro 30 gg dall’ingresso col PI-Progetto individualizzato).

I programmi realizzati sono suddivisi in step in modo tale da consentire una costante valutazione e ridefinizione del percorso terapeutico di ogni singolo utente. Queste le macro-aree in sintesi:

  • (1) ambientamento alla struttura residenziale;
  • (2) scalaggio farmacologico (disintossicazione con farmaci sostitutivi);
  • (3) processo di rispetto/interiorizzazione delle regole comunitarie;
  • (4) confronto graduale con responsabilità all’interno della vita comunitaria;
  • (5) riavvicinamento al nucleo familiare;
  • (6) socializzazione con l’esterno;
  • (7) attività all’interno/esterno della Comunità.

Ad ogni utente è attribuito un operatore ed uno psicologo di riferimento che devono garantire l’avanzamento del programma, la verifica degli obiettivi, la documentazione degli steps realizzati, lo svolgimento di momenti di valutazione, il mantenimento dei contatti con la famiglia ed i servizi sociosanitari.

Documenti utili

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