di Sara Bortoluzzi, Tommaso Testa, Marco Comba, Daniele Nicolini, Andrea Sarro – Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva, Università del Piemonte Orientale

Il 7 aprile 1948 è stata fondata l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il cui obiettivo è quello del “raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute”.

Un’azione globale per un obiettivo comune

La pandemia causata dal COVID-19 ha tuttavia minato i guadagni di salute raggiunti negli ultimi 20 anni amplificando disuguaglianze di genere, sociali e sanitarie. In questa Giornata Mondiale della Salute, l’OMS chiede quindi un’azione globale per costruire un mondo più giusto e più sano. Il perseguimento della salute infatti non può prescindere da tale presupposto: la povertà è il principale fattore determinante della salute ed i determinanti socio-economici ed il contesto politico possono influire la condizione di salute più dell’assistenza sanitaria e degli stili di vita individuali.

Gli effetti del Covid sulla salute mondiale

La pandemia in atto da SARS-CoV2 ha reso ancora più evidente come l’aspetto socio-economico influisca sulla salute, a titolo esemplificativo: persone con difficoltà abitative vanno incontro a spazi di vita affollati e conseguente maggior rischio di contagi; l’irregolarità del lavoro porta a maggior rischio di infortuni tra cui il contagio da SARS-CoV2 con conseguenze sulla salute individuale e collettiva; la chiusura delle scuole comporta un mancato apprendimento di competenze cognitive, socio-emozionali e fisiche importanti per la crescita e lo sviluppo delle persone.

L’importanza della vaccinazione di massa

La salute individuale non può prescindere dalla salute collettiva: la vaccinazione di massa è fondamentale per il superamento della pandemia in atto, tuttavia, a fronte di Paesi in cui l’acquisto e la distribuzione dei vaccini sono alla portata di governi e dei sistemi sanitari, non si può dire lo stesso per numerosi dei Paesi più poveri. Pertanto l’OMS si è attivamente impegnata con la campagna COVID-19 Vaccines Global Access (COVAX) a distribuire 238,3 milioni di dosi vaccinali ai Paesi più poveri del mondo mirando a vaccinare fino al 27% della popolazione nelle 92 economie partecipanti più povere entro la fine dell’anno.

L’interconnessione tra politica e ricerca scientifica

Oltre alla fornitura dei vaccini è inoltre indispensabile un sistema sanitario ben funzionante, dotato di personale motivato e formato, un’infrastruttura correttamente mantenuta e l’accesso sicuro e costante alle cure. Perché tutto ciò sia possibile sono necessari adeguati finanziamenti, solidi piani sanitari e politiche evidence-based: a supporto di ciò l’OMS pone tra gli obiettivi della ricerca scientifica la definizione delle priorità in termini di bisogni di salute della popolazione, delle strategie da adottare e della misurazione dei risultati ottenuti armonizzando l’interconnessione tra la ricerca scientifica e le politiche e pratiche messe in atto. In linea con tale scopo, nell’ultimo anno l’OMS ha rivestito un ruolo fondamentale d’indirizzo nel fronteggiare l’emergenza da SARS COV 2. Fondamentale è inoltre la promozione delle collaborazioni in una rete mondiale di sostegno al programma dell’OMS, a tutti i livelli.