Food in Long Term Care

Garantire modalità di alimentazione più sicure, inclusive e stimolanti per gli anziani affetti da disfagia, i quali spesso perdono non solo l’appetito, ma anche il piacere stesso del cibo.

Obiettivo del progetto

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Il progetto ha inteso strutturare e testare ipotesi operative volte a garantire modalità di alimentazione più sicure e soprattutto inclusive e gradevoli per i soggetti affetti da disfagia, i quali spesso perdono non solo l’appetito, ma anche il piacere del cibo, con conseguente calo ponderale e malnutrizione, proponendo un modello di assistenza dietetica inserito funzionalmente nel sistema di continuità di cura, condiviso con tutti gli operatori coinvolti nel processo assistenziale, in grado di fornire un servizio di qualità con buoni risultati, ridurre i rischi per il paziente, prevenire gli errori e gestire il processo secondo modalità e costi sostenibili per le organizzazioni.

La proposta di un menù con piatti per Ospiti con disfagia, pensati ad hoc sia nelle consistenze sia nella presentazione del cibo, nasce proprio per cercare di rispettare e restituire la complessità emotiva e psicologica che il momento del pasto deve avere per ogni persona. È stato, quindi, elaborato un ricettario con proposte a consistenza modificata che rispecchiano le esigenze nutrizionali, di sicurezza del cibo e che pongono in risalto, con le loro caratteristiche organolettiche (consistenza, colore, ecc.) e sensoriali (modalità di presentazione), il valore psicologico che il cibo racchiude per la persona.

Per rendere la ricerca di proposte più completa possibile, è stata scelta una struttura in cui proporre, come proposta alternativa, piatti pronti e confezionati a consistenza modificata per disfagici da confrontare in termini di gradimento e caratteristiche del prodotto con le ricette preparate e proposte direttamente dalla cucina interna.

Outcome attesi

Migliorare la gestione della disfagia

Definire una pratica assistenziale rispondente a criteri di appropriatezza, efficacia e sicurezza del paziente, migliorando la gestione della disfagia al fine di evitare le complicanze secondarie.

Rendere il pasto un momento piacevole per l’anziano

Ponendo una particolare attenzione alla consistenza dei pasti, ma anche al gusto, ai colori e all’impiattamento delle ricette per stimolare l’appetito e consentendo anche un appropriato utilizzo delle risorse economiche.

Motivare e formare il personale

La focalizzazione sugli aspetti estetici dell’impiattamento e della presentazione della portata ha generato anche interesse e motivazione presso il personale, che è stato appositamente formato, stimolando rinnovate percezioni circa il valore del proprio lavoro in un contesto di ristorazione in cui occuparsi del cibo è, ancora più che altrove, una forma di cura.

Creare un menù per disfagici

Proporre un menù con piatti per Ospiti con disfagia, pensati ad hoc sia nelle consistenze sia nella presentazione del cibo, per cercare di rispettare e restituire la complessità emotiva e psicologica che il momento del pasto deve avere per ogni persona.

Partners

Anteo Impresa Sociale.

Scuola di Specializzazione del Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale.

Responsabile

Prof. Massimiliano Panella.

Principal Investigator

Annalisa Opizzi.